Cos'è
03.01.2025
Saludecio, Sant’Amato e il Giubileo “Pellegrini di Speranza”
La chiesa parrocchiale di Saludecio è chiesa giubilare. Sono 18 i luoghi che hanno ricevuto la lampada ad olio che arderà durante tutto il 2025, anno di Grazia. Nella Valconca le chiese giubilari sono tre: il nostro Santuario dedicato ad Amato Ronconi, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Trebbio di Montegridolfo e il Santuario di Bonora di Montefiore.
Saludecio, nelle giornate del 22, 23 e 24 novembre 2024, ha vissuto un momento di intensa spiritualità e di alto approfondimento culturale con il decennale della canonizzazione di Amato Ronconi. L’evento è stato intitolato “Santo Amato pellegrino di speranza” proprio per lanciare un ponte verso l’Anno Santo 2025 e ha avuto il suo fuoco nella Messa celebrata da S.E. Mons. Nicolò Anselmi e partecipata dai sacerdoti, diaconi e dalle comunità religiose e laiche intervenute dalla Zona Pastorale “La Trasfigurazione”, presenti anche tutti i Sindaci dell’Unione della Valconca. Diocesi, Provincia e le Associazioni del territorio sono state unanimi nel ricordare e vivere assieme devozione e gratitudine per Fratel Amato.
L’occasione ha permesso di rinnovare e qualificare il culto per Santo Amato attraverso gli interventi di spessore scientifico e teologico dei relatori. Padre Ferdinando Campana ha collocato Amato e la sua spiritualità nel clima religioso e fertile del XIII secolo, segnato dalla presenza di San Francesco e dai beati e religiosi francescani del territorio romagnolo e marchigiano; don Tarcisio Giungi ha ripercorso le note biografiche salienti di Amato, contestualizzandole nel periodo storico del tempo, ricostruendo la mentalità, il clima politico, la situazione economica di un’Europa feudale dove non esistevano i confini attuali degli Stati odierni; Mons. Francesco Lambiasi ha messo a fuoco la figura profetica di un uomo che ha aperto nuove strade di speranza, facendosi portavoce di Dio, disposto a viaggiare, non come un vagabondo o uno smemorato, ma con lo sguardo rivolto ad una meta ben precisa, trovando Dio dappertutto lungo il suo cammino umano; il prof. Piergiorgio Pasini ci ha onorati con una lettura scrupolosa dell’iconografia del Beato Amato, spaziando dalle prime immagini di fratel Amato fino alle più recenti e ricordando agli intervenuti il valore dei patrimoni custoditi nel Museo omonimo; l’Arch. Marco Musmeci ha ricostruito l’identità del territorio della Valconca che Amato ha attraversato più volte.
Vanno inoltre ricordati: l’intermezzo musicale di Daniela Bertozzi e l’opera lirica in forma cantata “I Dimenticati” di Felicia Bongiovanni ed Elisabetta Righini, con la direzione del M. Stefano Bartolucci e l’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica “Raffaello” di Urbino. Nell’occasione è stato anche presentato da don Giovanni Tonelli, direttore de “Il Ponte”, il volume “Un angelo venuto dal Sud”, dedicato a Suor Clementina e curato dall’Associazione omonima.
L'evento è stato allietato da un rinfresco offerto dai produttori del territorio che ringraziamo. Tra questi, in particolare, siamo grati a Franco Galli e Sabatino Ferrante per la degustazione e la gastronomia di alto livello.
Saludecio si prepara da oggi a vivere l’esperienza giubilare come comunità che accoglie i pellegrini, sostiene il turismo religioso e diffonde gli appuntamenti diocesani e interparrocchiali.
Galleria





