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COMUNICATO DEL COMUNE DI SALUDECIO: Demolizione dell’ ”Ex Mulino Zoli” e realizzazione del nuovo asilo nido e di una struttura polifunzionale.

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Il Comune desidera informare la cittadinanza riguardo alla recente decisione di demolire il vecchio mulino per consentire la realizzazione di un nuovo asilo nido e di una struttura polifunzionale per le attività culturali e sociali.

Data:

15 Novembre 2025

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COMUNICATO DEL COMUNE DI SALUDECIO
Oggetto: Demolizione dell’ ”Ex Mulino Zoli” e realizzazione del nuovo asilo nido e di una struttura polifunzionale.

Il Comune desidera informare la cittadinanza riguardo alla recente decisione di demolire il vecchio mulino per consentire la realizzazione di un nuovo asilo nido e di una struttura polifunzionale per le attività culturali e sociali. La presenza dell’ “Ex Mulino Zoli” ha accompagnato diverse generazioni e costituisce un importante patrimonio della memoria collettiva e personale.
Nel rispetto di ogni opinione espressa, l’Amministrazione Comunale ritiene doveroso precisare che le risorse pubbliche reperite tra giugno 2024 e novembre 2025 per la rigenerazione urbana del centro storico sono state orientate con visione strategica e responsabilità verso interventi capaci di produrre valore pubblico duraturo. Le azioni intraprese rispondono alla necessità di rafforzare l’offerta di servizi educativi, culturali e inclusivi, strumenti fondamentali per contrastare lo spopolamento demografico e le fragilità formative, occupazionali e culturali che interessano il nostro territorio.
In tale direzione:
- è stato ottenuto un finanziamento nell’ambito del PNRR – Missione 4, Componente 1, Investimento 1.1 – espressamente dedicato alla riqualificazione di edifici pubblici di proprietà comunale già esistenti, che consentirà la realizzazione di un nuovo nido d’infanzia;
- è stato inoltre ottenuto un secondo finanziamento legato alla Strategia Territoriale sostenuta dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), destinato alla creazione di un centro poli culturale, quale presidio educativo e aggregativo.
Gli interventi programmati risultano coerenti e necessari in relazione alle risorse stanziate, che devono essere impegnate secondo i vincoli e le tempistiche previste dai canali di finanziamento attivati. Dall’acquisto (2009), l’edificio Zoli veniva lasciato in uno stato progressivo di degrado e abbandono, strutturale e ambientale, fino a raggiungere, nell’ottobre 2025, condizioni di evidenti criticità statiche prossime al crollo.
In tale contesto, l’Amministrazione ha valutato come non rinviabile l’intervento di riqualificazione, anche alla luce della disponibilità di fondi vincolati a destinazione educativa. Rinunciare a un finanziamento finalizzato alla creazione di un servizio educativo continuativo sul territorio avrebbe significato perdere un’importante occasione di investimento per il futuro della comunità.
D’altra parte, un asilo-nido è assolutamente necessario nelle nostre colline. Senza servizi, famiglie e giovani lasciano il territorio. L’opera è fondamentale per garantire esperienze educative di qualità nei primi anni dove si favorisce lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini. Si intende offrire alle famiglie ed a molte madri le stesse opportunità delle aree a forte urbanizzazione.
Assieme alla casa di riposo Santo Amato il nido a Saludecio completa la fascia dei servizi di prossimità alla persona, evitando spostamenti quotidiani e creando posti di lavoro qualificati. Sarà costruito in posizione più arretrata e protetta rispetto all’Ex Mulino Zoli, rispettando le norme vigenti per tali opere. Accanto, posizionata in un’area più vicina a quella della demolizione, sorgerà una struttura che ospiterà spazi aggregativi per giovani e anziani, laboratori didattici dei nostri musei, mostre temporanee, convegni e conferenze, avvalendosi di una dotazione multimediale e immersiva. Qui è previsto uno spazio che ricorderà il mulino e ne valorizzerà la storia, con pannelli informativi, fotografie e strumenti narrativi multimediali, affinché la memoria del luogo continui a vivere e appartenga anche alle nuove generazioni.
La scelta di procedere con la demolizione è stata adottata dopo un’attenta valutazione ambientale e nel rispetto delle esigenze di crescita del territorio, ed è avvenuta in ottemperanza alla normativa vigente, verificato che l’immobile non presentava il requisito di interesse culturale (MIC_SABAP-Bo 16/10/25-0033569-P).
Le strutture di nuova costruzione hanno posizione baricentrica anche per i Comuni confinanti, facilmente raggiungibile da chi lo utilizza, trovandosi all’ingresso del borgo e nelle prossimità delle aree residenziali. Sono altresì funzionali alla valorizzazione turistica del luogo.
L’intento è dunque quello di “creare futuro” e rendere Saludecio un luogo vivo, attrattivo e inclusivo dove possa essere rafforzata la coesione sociale. L’Amministrazione sta cercando di creare opportunità di crescita e di lavoro e ha assunto decisioni sostenibili: luoghi della memoria che diventano percorribili e fruibili, anziché divenire fatiscenti e silenziosi, o rischiare di essere aperti esclusivamente su prenotazione. La ristrutturazione del fabbricato avrebbe vincolato l'immobile alla scomoda posizione attuale; il reperimento delle risorse sarebbe stato lungo e complesso per una struttura già pericolante. Il recupero della memoria del mulino sarebbe comunque avvenuto soprattutto attraverso apparati narrativi.
Da ultimo due domande: “Perché non si è gridato “allo scempio” quando si è permesso che nel tempo l’incuria abbia portato il vecchio mulino alle condizioni fatiscenti dell’ottobre 2025? Avrebbe avuto senso rinunciare ad un finanziamento che è vitale per l’erogazione di un servizio continuativo negli anni a venire?”. Rifiutare oggi queste risorse avrebbe significato rinunciare al futuro. Invece, scegliamo di costruirlo.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2025, 15:41

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